Regesto Giovanni Repossi

Quello che veramente ami rimane.
Quello che veramente ami non ti sarà strappato.
Quello che veramente ami è la tua vera eredità.

E. Pound

A quasi dieci anni dalla scomparsa di Giovanni Repossi è intenzione istruire il regesto cronologico delle opere, così da tracciare la sua carriera artistica attraverso la ricostruzione di quella che è stata la sua produzione di più di cinquant’anni di attività. La pubblicazione del regesto renderà accessibile le fonti documentarie e la raccolta completa.
Il regesto sarà garanzia e riferimento del valore delle opere, apre alla possibilità di un riconoscimento nazionale come archivio attraverso una domanda al Ministero dei Beni Culturali, ma soprattutto è un esercizio di educazione civica per il riconoscimento del valore sociale e dell’importanza storica, fondamentali per l’edificazione della comunità civile ed eredità per le nuove generazioni.
Le opere di Giovanni Repossi e la bibliografia a lui dedicata potranno essere materiale di studio, finalizzato anche alla costruzione di progetti di mostra, per coltivarne la memoria e per diffondere la cultura insita nel suo lavoro.
L’occasione vuole essere, prima di tutto, un atto di dedizione e riconoscenza nei confronti di una figura che, prima ancora che artista, è stato padre colto, sensibile e affettuoso, e cittadino che si è adoperato per la sua città, Chiari.
Un ringraziamento va al prof. Alberto Cividati sotto la cui cura ha preso avvio l’idea del regesto e alla Fondazione Pellegrini Forlivesi nella persona del dott. Augusto Pellegrini, senza il cui supporto nulla potrebbe trovare forma. 

BIOGRAFIA

Giovanni Repossi nasce a Chiari nel 1929. Primogenito di due fratelli, mentre frequenta le scuole elementari e medie, riceve i primi insegnamenti artistici dal padre Pietro, scultore, e poi dal pittore Matteo Pedrali. Dopo aver interrotto gli studi ginnasiali per motivi di salute durante gli anni della guerra e dopo aver lavorato nello studio di un artista milanese che realizzava vetrate e acquerelli, riprende a studiare negli anni 1946-48, iscrivendosi a Milano al liceo artistico di Brera, dove è stato allievo di Francesco Flora, Eva Tea, Francesco De Rocchi ed Enzo Morelli.

All’inizio degli anni Cinquanta s’iscrive all’Accademia di Brera, dove è nuovamente allievo di Morelli, ma anche di Achille Funi, seguendo i corsi dei quali diviene compagno di studi di Davide Boriani, Grazia Varisco e Valerio Adami. Subito dopo il diploma, mentre comincia a partecipare assiduamente ai tanti concorsi a quei tempi indetti da Istituzioni pubbliche e private, ricevendo per altro numerose menzioni, è chiamato da Morelli a fare da suo assistente a Brera; contestualmente, nella seconda metà degli anni Cinquanta, lavora a fianco di Morelli e di Funi in diverse imprese decorative, tra cui quella della Chiesa di Santa Maria Bambina a Milano. Invitato non solo da Morelli e Funi, ma anche dal Direttore dell’Accademia Aldo Carpi a dedicarsi all’insegnamento, ottiene prima una cattedra al Liceo Artistico di Brera (che manterrà sino alla metà degli anni Sessanta) e in seguito diviene il successore di Funi in Accademia quale titolare della cattedra di decorazione. A Brera sarà inoltre, negli anni Settanta, anche Vicedirettore con Domenico Purificato. Dopo le dimissioni del Direttore e pittore Domenico Purificato nel 1980, il Consiglio dei Docenti lo elegge all’unanimità Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal decennio Settanta, mentre continua ad esporre frequentemente, si dedica a diverse imprese decorative (dipinti murali, vetrate e mosaici) presso diverse chiese ed edifici pubblici. Tra tutti si deve ricordare lo stucco lucido nella Sala Giunta del Comune di Chiari (1989), la città nella quale ha scelto di vivere. Pur frequentando l’ambiente artistico milanese, romano e bolognese in cui ha maturato esperienze artistiche importanti e indispensabili per la sua formazione pittorica, sceglie di vivere in provincia.
Anche negli ultimi vent’anni ha esposto spesso in tutta Italia, allestendo numerose mostre personali, realizzando inoltre diverse imprese di decorazione murale.
Muore il 22 gennaio 2012.

Tutti i collezionisti sono pregati di scaricare la scheda tecnica, compilarla ed inviarla all’indirizzo regesto@pellegriniforlivesi.org, allegando una foto ad alta risoluzione dell’opera.



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